Rosita Piritore ed i suoi piccoli/grandi pezzi


Mi è capitata “sotto le orecchie” questa raccolta intitolata “Piccoli pezzi per piccole mani”. Negli ultimi giorni, tornando dall’università ho pensato “perché non dedicargli un articolo nel mio blog?”, nonostante mi abbiano appena chiuso il precedente wordpress, spero tramite i canali social riuscirete a scovarmi anche qui su blogspot (fatelo).
Si tratta di sei brevi pezzi per pianoforte, ma prima che io possa dirvi altro vi consiglio di ascoltarli con attenzione qui.

L’autrice in questione si chiama Rosita Piritore, ventunenne proveniente da un piccolo paesino in provincia di Agrigento. Sì, avete letto bene, 21 anni. Se dopo aver ascoltato i brani sarete sorpresi, lasciate che vi parafrasi qualche stralcio del curriculum per esserlo ancor di più.
Fin da piccolina palesa spiccate qualità improvvisative e musicali cominciando senza alcuna nozione a divertirsi su di una tastiera ritrovata a casa, una vecchia Casio. Ad 11 anni comincia a studiare pianoforte classico, a 13 anni viene ammessa all’I.S.S.M. di Caltanissetta dove tutt’ora è laureanda (in bocca al lupo!). Negli ultimi anni ha collezionato applausi e consensi in diversi palcoscenici, anche oltre l’isola degli agrumi. All'apparenza una comune pianista classica, ma che all'occorrenza ricopre ecletticamente le vesti di tastierista e di pianista a 360° gradi, giostrando con maestria i generi più disparati. E così, che sia da solista, con gruppi cameristici, band, bande, orchestre, riesce sempre a trasmettere una innata passione ed il suo autentico talento. Oltre alle esperienze come pianista accompagnatrice ed arrangiatrice, si aggiunge la sua attività compositiva. Ha già all'attivo prestigiosi riconoscimenti nazionali ed internazionali in merito, sue composizioni sono state eseguite oltreché in Italia, in America. Vi invito ad ascoltare anche i suoi lavori “non classici” (nello stesso canale youtube), elettroacustici, fatemi sapere cosa ne pensate. 
I “Piccoli pezzi” in questione sono editi dalla casa editrice Studiomusicalicata.


Cominciando l’ascolto dei sei pezzi ci si ritrova dinnanzi ad un simpaticissimo blues da eseguirsi “goffo, aspro”. In “Limone’s blues” convergono le diverse esperienze musicali della giovane Rosita, il jazz si tocca con mano, e che spasso. Nulla a che vedere col secondo sognante pezzo della raccolta, un cullante cantabile in La maggiore che ha il potere d’incantarti dalla prima all'ultima nota, “Il bacio della buonanotte”. Il terzo pezzo è una tarantella, come non aspettarselo da una siciliana! Il quarto intitolato “Il carretto dei gelati” prevede una particolarità, la percussione del piede sinistro sul pedale una corda, effetto sonoro creato particolarissimo. Gli ultimi due pezzi, mi permetto, sono probabilmente i più riusciti: “Riflessi di luna sul mare” e “Gelsomini in fiore” sono complementari, due lati della stessa medaglia. Due diverse inquadrature di un Sib che, dapprima minore, si appresta a dipingere le increspature di luce sul discreto panorama marino; dopo, in un ruggente maggiore, esprime una gioia ironica e melanconica, efficace, incisiva.

Qualcosa di meglio ci si può aspettare da una raccolta che, a dire dell’autrice, “sfrutta in toto un personalissimo magazzino di ricordi, profumi e colori”?

Vai Rosita, continua a condividere con noi il tuo mondo musicale. Ce lo meritiamo.

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